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12 aprile 2007

Italo Calvino


Italo Calvino nasce a Santiago de las Vegas (Cuba) il 15 ottobre 1923, durante il breve trasferimento dei genitori per motivi professionali. Il padre Mario, ligure d'origine, è agronomo mentre la madre, (Eva) Evelina Mameli, nativa della Sardegna, è biologa. Nel 1925 la famiglia ritorna in Italia, stabilendosi a San Remo.
Qui Calvino vive la sua infanzia, che egli ricorda spensierata nel clima amorevole di in una famiglia dedita alle attività scientifiche ed alla ricerca. Il padre dirige la stazione sperimentale di
floricoltura "Orazio Raimondo" di San Remo, mentre la madre collabora con l’Istituto di botanica dell'Università di Pavia. Il periodo fascista non sembra sulle prime segnare in modo particolare la sua personalità né sconvolgere la serenità familiare di quegli anni. Nonostante i genitori siano intimamente e culturalmente contrari al "Regime", la loro posizione (socialista lei, tendenzialmente anarchico lui) sfuma dentro una generale condanna della politica.
Nel
1927 frequenta l'asilo infantile St.George College. Il primo vero contatto con la cultura fascista è vissuto da Calvino negli anni tra il 1929 ed il 1933, quando non può sottrarsi all'esperienza di diventare balilla, obbligo scolastico esteso anche alle scuole valdesi frequentate dal piccolo Italo.
Nel
1934 inizia la frequentazione del ginnasio-liceo "G.D. Cassini", dove coltiva l'amicizia con Eugenio Scalfari, che più tardi diverrà un importante rapporto per la sua crescita letteraria e politica.
La famiglia Calvino non ha una
fede religiosa, e per quei tempi manifestare apertamente un certo atteggiamento agnostico costava almeno l'appellativo di "anticonformisti". Segno che Calvino ricorderà poi quale elemento di formazione importante, per averlo presto svezzato ai sentimenti della tolleranza e della diversità, con la conseguenza di predisporlo al costante confronto con le ragioni dell'"altro".
Sono questi i semi culturali e sociali di quella formazione che il giovane Calvino più tardi tradurrà in una scrittura capace di spaziare dalla
saggistica politica a quella letteraria e teatrale; dal racconto impegnato, a quello ironico e umoristico; dalla pungente critica sociale, alla sceneggiatura di testi teatrali, finanche alla composizione di testi per canzoni.
Ma proprio quando l'età gli darebbe occasione di gustare appieno quella grande ricchezza
cosmopolita e culturale che si addensa nel circondario di San Remo in quegli anni, la guerra sconvolge la serena vita di provincia. Destina Calvino ad una serie di vicissitudini, dai toni anche drammatici, capaci però di saldarsi con l'apertura di vedute già matura nel carattere, forgiando così l'impegno politico e sociale che Calvino esprimerà in forma di partecipazione e di scrittura.

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