In ingegneria del software,UML (Unified Modeling Language, "linguaggio di modellazione unificato") è un linguaggio di modellazione e specifica basato sul paradigma object-oriented. Il nucleo del linguaggio fu definito nel 1996 da Grady Booch, Jim Rumbaugh e Ivar Jacobson (detti "i tre amigos") sotto l'egida dello OMG, che tuttora gestisce lo standard di UML. Il linguaggio nacque con l'intento di unificare approcci precedenti (dovuti ai tre padri di UML e altri), raccogliendo le best practices nel settore e definendo così uno standard industriale unificato.
UML svolge un'importantissima funzione di lingua franca nella comunità della progettazione e programmazione a oggetti. Gran parte della letteratura di settore usa UML per descrivere soluzioni analitiche e progettuali in modo sintetico e comprensibile a un vasto pubblico.
L'ultima versione del linguaggio, la 2.0, è stata consolidata nel 2004 e ufficializzata da OMG nel 2005. UML 2.0 riorganizza molti degli elementi della versione precedente (1.5) in un quadro di riferimento ampliato e introduce molti nuovi strumenti, inclusi alcuni nuovi tipi di diagrammi. Sebbene OMG indichi UML 2.0 come la versione "corrente" del linguaggio, la transizione è di fatto ancora in corso; le stesse specifiche pubblicate da OMG sono ancora non completamente aggiornate e il supporto dei tool a UML 2.0 è, nella maggior parte dei casi, appena abbozzato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Unified_Modeling_Language
UNL
NUOVO LINGUAGGIO per INTERNET = UNL
"Unl", il linguaggio universale contro la torre di Babele.

Avevamo creduto invano di parlare esperanto. Forse scriveremo e leggeremo in "Unl". O meglio: useremo le nostre lingue e i nostri dialetti. Ma alla fine chiunque, anche nei più reconditi angoli del pianeta, potrà capire. Il mito della lingua pentecostale (in cui tutti parlano nei loro idiomi pur riuscendo a comprendersi perfettamente) oggi è una realtà. E lo è diventato grazie alle tecnologie della società dell'informazione. Si chiama Universal Networking Language, appunto. Ha lo scopo di realizzare l'unificazione linguistica di tutti i cybernauti del mondo. E' un progetto che l'Istituto di studi avanzati dell'Università delle Nazioni Unite tiene quasi segretamente in gestazione da quattro anni. E che da aprile del 2000 sarà a disposizione del mondo intero.Il principio su cui si fonda è semplice. Piuttosto che tradurre un testo da una lingua all'altra si possono individuare i contenuti formali comuni ad ogni espressione umana. Si può trovare cioè il filo rosso che lega insieme tutti i linguaggi, quello che - come narra la tradizione biblica - è stato sottratto agli uomini dalla Torre di Babele in poi. A partire da questa intuizione lo storico problema della traduzione diventa risolvibile. Perché non si deve far altro che declinare il codice comune nelle diverse lingue. Se a ciò si aggiunge il contributo della tecnologia digitale, il gioco è fatto: il passaggio da un testo in italiano a uno in giapponese può essere gestito infatti automaticamente da un software.L'Universal Networking Language elaborato a Tokyo (dove ha sede l'Univestità delle Nazioni Unite) è proprio questo. Un progetto ambizioso, secondo alcuni addirittura irrealizzabile. Ma in cui molti credono. "L'uomo è riuscito ad andare sulla Luna, abbattendo la barriere dello spazio. Può senz'altro superare quelle della lingua", ha detto Tarcisio Della Senta, brasiliano, direttore dell'Istituto studi avanzati, aprendo ieri a Bruxelles il summit mondiale degli adepti dell'Unl. Aggiungendo: "Un linguaggio comune è il migliore regalo che questo secolo può fare al nuovo millennio".
http://www.unl.ru/introduction.html
http://www.repubblica.it/wwwrepubblicaweb/attualita/111899/unl.html
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